Arco della Vittoria

Ubicazione

Circoscrizione: Foce

Indirizzo: Piazza della Vittoria

 

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Notizie storiche

Data: 31 maggio 1931

Attività (uso attuale): arco monumentale commemorativo

Uso storico: arco monumentale commemorativo

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Annotazioni/Descrizione

Il Comune di Genova decise di edificare questo monumento, in onore dei caduti della Prima Guerra Mondiale, nel 1923. Venne quindi bandito un concorso nazionale, in cui si indicava che il complesso doveva sorgere nell’allora prato adiacente al torrente Bisagno e avere un’architettura ad arco. Tra i sedici progetti presentati, venne scelta la bozza elaborata dell’architetto Marcello Piacentini in collaborazione con lo scultore Arturo Dazzi. La commissione giudicatrice affermò infatti che, tale progetto, ispirato ad elementi architettonici della Roma Imperiale e del Cinquecento, valorizzava la funzione commemorativa eroica e trionfale della piazza. Nel 1926, Piacentini modificò il disegno originale rendendo il monumento più semplice ed asciutto, ma la nuova realizzazione non riscosse molti consensi tra i genovesi.

Esterno:

L’arco sorge su una rampa semicircolare e poggia su quattro pilastri angolari e otto pilastri ornati nella parte esterna da colonne che reggono le figure allegoriche della fame, scolpite da Dazzi e Edoardo De Albertis. Sulla facciata esterna dell’arco si trovano le allegorie scolpite da Arturo Dazzi con quattro iscrizioni che ricordano i caduti della Grande Guerra e la data dell’erezione del monumento. Il fregio di Dazzi si sviluppa in vari episodi: a nord, i mitraglieri e gli alpini; ai lati la Croce Rossa e la Messa da campo e a sud gli artiglieri e la cavalleria. Ai lati dell’arco vi sono raffigurate le rievocazioni delle Battaglie dell’Isonzo e del Piave. Nel lato ovest si trovano i bersaglieri, di cui uno ha il volto di Mussolini, mentre nella zona est vi sono scolpite l’aviazione e la marina. Ai lati del monumento si aprono le porte che conducono alla cripta.


Interno:

Il Sacrario presenta al suo interno alcune statue dello scultore G. Prini che rappresentano la Vittoria, San Giorgio, lo stemma di Genova, il bollettino della Vittoria e il bollettino della Marina completato dai nomi di tutti i caduti. Al centro della struttura è collocato l’altare in marmo rosso di Levanto, sul quale pende un Crocifisso bronzeo opera di De Albertis.

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Bibliografia

S. Barisione, M. Fochessati, G. Franzone, A. Canziani (a cura di), Architetture in Liguria dagli anni Venti agli anni Cinquanta, Abitare Segesta, Milano 2004.

F. Balletti, B. Giontoni, Una città tra due guerre. Culture e trasformazioni urbanistiche, De Ferrari, Genova 1990.

P. Cevini, Genova anni '30. Da Labò a Daneri, Sagep, Genova 1989.

L. Lagomarsino (a cura di), Cento anni di architetture a Genova. 1890-2004, De Ferrari, Genova 2004.

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Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022